A ricordare e riveder le stelle
La classe IV A del plesso Maria Stern, ha contribuito al ricordo delle vittime attraverso diverse attività e momenti di confronto. Inizialmente, hanno ascoltato la bellissima storia dell’audio- libro “La mafia spiegata ai bambini- L’invasione degli scarafaggi”. Dopo l’ascolto e il confronto, hanno realizzato un fiore e inserito nei petali i valori che possano guidarli nel percorso di crescita e affrontare i pericoli della comunicazione e del comportamento. Ogni alunno, ha ricordato poi, il nome di una vittima, realizzando una stella, che illumina il fiore, creando così un rapporto tra il cielo e la terra, tra passato e presente.
Per il progetto in continuità, la classe IV A ha incontrato la II A della scuola media Bartali. Gli alunni della scuola media hanno raccontato i libri letti sul tema ed è stato un interessante momento di confronto per tutti.
Dall’incontro in modalità virtuale, gli alunni e le insegnanti, sperano di poter realizzare al più presto un incontro in presenza, per dare forza e consistenza alle riflessioni e al lavoro svolto.
A ricordare e riveder le stelle.
IV B Stern – I A Bartali
L’incontro fra la IV B con la docente Giannini e la I A con la prof.ssa Strano è stato strutturato in maniera tale da far intervenire prima i ragazzi della scuola secondaria che hanno parlato del significato della data della giornata della memoria delle vittime della mafia, del sistema di corruzione mafioso, del Pizzo e della cerimonia d’iniziazione. Poi l’intervento della docente Giannini ha posto l’accento sulla differenza dei contenuti dei due stili di vita e del linguaggio che li caratterizza, quello dei magistrati come Falcone e Borsellino che esaltano i valori più nobili della vita e quello mafioso di Totò Rina che al contrario è di tipo minaccioso e malvagio. Infine sono intervenuti i bambini della primaria con domande e osservazioni.
Una domanda particolarmente bella è stata quella di Samuele: “ Ma quindi la mafia è una malattia?”.
La risposta della Prof.ssa Strano è stata: “La mafia è una malattia che investe l’anima e che corrompe la legge interiore che stravolge quello che è giusto o sbagliato e impone altri principi”.
L’incontro si è concluso con questa domanda: “Chi può resistere al sistema mafioso?” Le risposte sono state bellissime e numerose e hanno dimostrato che i ragazzi sono stati attenti e stimolati a pensare in maniera costruttiva e positiva e tra tutte la risposta più preziosa visto il nostro contesto scolastico è stata questa: “ Resiste chi ha studiato”.
IV A Garofalo – I B Bartali
Alcune frasi su cui hanno riflettuto i piccoli alunni di Lea Garofalo guidati dalla maestra Formato “Simonetta pensava che il padre fosse un supereroe . Nella realtà anche i supereroi hanno dei figli e a volte non ce li hanno più. Non è giusto che Simonetta sia morta”.
Per poi concludere con questa bella affermazione: Ricordiamo queste stelle che brilleranno per sempre. (Annalisa e Simonetta).
IV B Garofalo – I L Bartali
Con questo progetto la nostra scuola diventa una “SCUOLA SENZA FRATTURE”, questo è infatti il modo migliore per creare un ambiente sereno e di continuo scambio. I bambini della IV B della scuola primaria Garofalo, con la docente De Lucia, hanno particolarmente apprezzato il lavorare per un fine comune insieme ai ragazzi della secondaria della I L del plesso Bartali, guidati dalla prof.ssa Mancinelli. Erano emozionatissimi in vista dell’incontro con i compagni di prima media. È encomiabile favorire e potenziare l’idea di vivere un’esperienza scolastica in cui i rapporti diventano sempre più saldi. Dalla domanda: “Perché parlare di mafia a scuola?” ne è scaturita un’interessante discussione e un significativo disegno.
IV A G.Paolo – I G Ungaretti
Gli alunni della IV A coadiuvati dalla docente Corradori hanno seguito attenti, curiosi e motivati gli interventi dei ragazzi della I G della scuola secondaria Ungaretti a loro volta guidati dalla Prof.ssa De Santis. I ragazzi sono stati coinvolti nel ripetere e commentare alcune frasi significative riportate dal libro “Per questo mi chiamo Giovanni”.
Le frasi su cui si è riflettuto insieme sono state:
“A forza di accettare l’ingiustizia, le prepotenze e i soprusi, non vedrai più l’ingiustizia.”
“Quando la pianta è ancora piccola è più facile raddrizzarla. Più cresce storta più sarà difficile farlo dopo. Anche da piccoli si può combattere il mostro, la mafia.”
“Il passato non deve essere dimenticato. Come diceva Falcone ” Gli uomini passano, ma le idee restano e continuano a camminare sulle gambe di altri uomini….”
“Dietro al silenzio di tante persone, dietro al terrore e alla paura di molti, c’è la determinazione e l’impegno di tanti altri… rimanendo uniti, perchè ognuno da solo non può fare niente ma insieme possiamo cambiare il mondo!”
Conclude l’intervento un alunno della I G con una riflessione molto interessante: “È meglio far parlare la voce interiore che stare zitti.”